- parlamento
- par·la·mén·tos.m. AU1a. spec. con iniz. maiusc., nel sistema politico degli stati moderni, organo collegiale costituzionale, elettivo e a base rappresentativa, unicamerale o bicamerale, che esercita il potere legislativo e funzioni di controllo politico sull'attività del governo: convocare, sciogliere il parlamento; i due rami del parlamento italiano; riunione, seduta del P.; sedere in parlamento: farne parte, essere membro; chiedere, ottenere la fiducia del parlamento: da parte del governo, chiedere o ottenere la fiducia da parte del parlamento per l'entrata o la permanenza in carica1b. colloq., la sola camera dei deputati, in opposizione a senato1c. estens., l'insieme dei membri che costituiscono il parlamento stesso | l'edificio in cui ha sede e si riunisce tale organismo2. TS stor. nel Medioevo e nell'età moderna, assemblea pubblica riunita per deliberare | in Francia, fino al 1790, ciascuna delle corti di giustizia dotate del diritto di registrare gli editti regi | in Inghilterra, dal XV sec., la camera dei lords e quella dei comuni3. LE assemblea, pubblica adunanza: ne la breve piazza | i milanesi tenner parlamento (Carducci)4a. OB trattativa condotta in vista di patti, accordi o trattati politici, diplomatici o militari fra due o più fazioni, potenze o stati4b. LE contrattazione, convegno per concludere trattative su questioni private o economiche: quel traditor che vede pur con l'uno ... | farà venirli a parlamento seco (Dante)5a. OB il parlare; discorso, conversazione: in giuochi onesti e parlamenti lieti | dopo mangiar, spesero il caldo giorno (Ariosto)\DATA: 1219 nell'accez. 5.ETIMO: der. di 1parlare con -mento, cfr. fr. parlement; nell'accez. 1 cfr. ingl. parliament.POLIREMATICHE:parlamento europeo: loc.s.m. CO
Dizionario Italiano.